Chi è Dan Bilzerian?

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Per capire chi è Dan Bilzerian bisogna partire da suo padre, Paul Bilzerian.
Paul è un uomo un po' particolare. Ormai ex imprenditore specializzato nella ristrutturazione di aziende sull'orlo del fallimento, ha avuto una diatriba lunga 25 anni con la legge statunitense e il braccio legale della SEC (Security Exchange Commission), cioè l'organo di controllo della finanza made in USA.
Paul fu inizialmente condannato a 4 anni di carcere, al pagamento di una multa di 1,5 milioni di dollari e alla restituzione di 62 milioni di dollari ottenuti illegalmente.
Insomma, neanche i vari Galan, Belsito & company reggono il confronto.
Chiaramente, il buon Paul, non ha mai avuto la benché minima intenzione di restituire alla nazione il dovuto aggiungendoci, perché no, delle minacce ad un giudice federale.
Arrivato a questo punto, ha pensato che cambiare aria fosse la mossa giusta, acquistando letteralmente la cittadinanza sull'isola caraibica di St. Kitts, dove può fare ciò che vuole e dove il fisco ha più o meno lo stesso peso della Grecia sulle decisioni di politica monetaria della BCE.

E qui entra in gioco l'ineguagliabile figlioccio, Dan Bilzerian: miliardario, ex marine, collezionista d'armi e di supercar, amante dei gatti, giocatore professionista di poker e donne-dipendente.
Di fronte all'orso Dan anche Tony Stark si sentirebbe in imbarazzo.

Dan è ufficialmente un giocatore professionista di poker e un venture capitalist come il padre (investe in startup o in aziende sottovalutate dal mercato, in attesa che il loro valore cresca, o così dovrebbe fare). Effettivamente però nessuno sa bene cosa faccia nella vita, visto che finora il poker gli ha fruttato ben poco e comunque meno di quanto abbia bruciato in puntate al buio e bluff finiti male.
L'unica cosa che sappiamo è che Dan si è comprato, come il padre, il passaporto di St. Kitts in modo che gli Stati Uniti non possano impedirgli di espatriare e quindi sottrarsi alla giustizia.

Ancora, sappiamo che la sua vita sembra costantemente un film: mega feste in piscina circondato da ben-poco-vestite modelle; migliaia di dollari in contanti sparsi per casa; un'infinità di armi da fuoco tra cui pistole, fucili d'assalto e fucili di precisione; e la lista dei suoi eccessi potrebbe continuare all'infinito.

Dan è ormai un fenomeno mediatico, criticato e amato dai suoi quasi 3 milioni di follower su Instagram e i quasi 3,5 milioni di fan su Facebook. Le sue “imprese” si sono guadagnate uno spazio anche tra i servizi dei telegiornali italiani.
Non che ci voglia molto impegno, invero.
Ma tant'è.

Nonostante sia l'incarnazione dell'immoralità (e dell'illegalità, aggiungo io), Dan riscuote un successo senza limiti e l'unico epilogo che al momento mi viene in mente è che lo facciano saltare in aria.

Ma forse è invincibile, o così mi piace credere.